Ti sei mai chiesto a quali lavorazioni vengano sottoposte le fibre di cotone prima di trasformarsi nella tua t-shirt preferita? Ecco un breve riassunto dei processi che permettono di ottenere due tipologie di cotone molto comuni nel settore dell’abbigliamento promozionale: il cotone cardato ed il cotone pettinato.
Il cotone cardato è un cotone lavorato in modo tale da eliminare le impurità, assottigliare le fibre del filato ed allinearle per renderle più facilmente lavorabili. Questa tipologia di cotone deve il suo nome alla macchina con cui viene lavorato, denominata carda, come la pianta del cardo, le cui infiorescenze essiccate venivano usate in passato dai lanaioli per svolgere questo lavoro. La carda lavora le fibre con macchinari dotati di cilindri rotanti muniti di denti metallici, i quali permettono di ridurle ad un tessuto piatto e molto sottile, chiamato nastro carda.
Il cotone cardato è resistente e confortevole, e viene usato soprattutto per produrre abbigliamento promozionale economico.
Tuttavia, per ottenere un cotone migliore e quindi un prodotto più pregiato, esso può essere sottoposto alla cosiddetta pettinatura, un’ulteriore lavorazione, eseguita dopo la cardatura, al termine della quale il cotone cardato si trasforma in cotone pettinato. Quest’ultimo tipo di cotone è fine al tatto, nonché più leggero e fresco di quello cardato, quindi adatto a capi come t-shirt e felpe primaverili ed estive.
Prima della rivoluzione industriale, la pettinatura veniva effettuata a mano, per mezzo di pettini muniti di una o due serie di dentini. Attualmente, questo processo prevede un ulteriore allineamento delle fibre ed una selezione di quelle più lunghe, scongiurando il fenomeno del piling. Le fibre più corte vengono scartate ed usate per realizzare ulteriore tessuto cardato. A livello industriale, i prodotti di questa lavorazione sono chiamati tops.
Dopo aver ottenuto i tops, vengono applicate delle torsioni allo stoppino del macchinario, rendendo il filato più resistente ed omogeneo. La ritorcitura, processo che permette di ottenere il cosiddetto “cotone pettinato ritorto” prevede la torsione di due o più fili contemporaneamente e dona maggiore resistenza e corposità al tessuto.
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